Salumi: via libera per esportazione USA per Toscana e Umbria

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Salumi Toscana e Umbria, traguardo storico: ottenuto riconoscimento per esportazione negli USA

“Con estrema soddisfazione i Consorzi di Tutela della Finocchiona IGP, per la Toscana, e del Prosciutto di Norcia IGP, per l’Umbria, dopo un intenso impegno e lavoro coordinato svolto a supporto delle aziende di salumeria delle rispettive regioni, annunciano il favorevole esito dell’esame svolto dalla autorità statunitensi in merito al riconoscimento di Toscana e Umbria come territori indenni dalla Malattia Vescicolare Suina”.

Questo il commento che arriva dai due Consorzi i quali, in una nota congiunta, precisano che “questo si tradurrà, al termine del periodo di 60 giorni dalla pubblicazione sul Federal Register, nella possibilità per i salumifici toscani, relativamente ai prodotti con meno di 400 giorni di stagionatura, e per tutta la salumeria umbra, in future importanti opportunità commerciali e di lavoro”.

Un risultato di estrema importanza che giunge a coronamento dell’intensa attività svolta in modo sinergico dai due Consorzi. Un lavoro di squadra che ha potuto contare sull’indispensabile supporto delle istituzioni che si sono spese per il raggiungimento di un traguardo che segna in modo positivo il futuro di molte realtà produttive dei due territori. “Fondamentale, in tal senso – si legge nella nota congiunta – il lavoro svolto in prima persona dal Ministro degli Affari esteri e vicepresidente del Consiglio onorevole Antonio Tajani che, nel corso dei suoi incontri sostenuti con la autorità americane, prime fra tutte la vicepresidente Kamala Harris ed il segretario di Stato Antony Blinken, ha perorato le produzioni di qualità toscane ed umbre, vera espressione dei territori. Un’importante attività di tessitura in cui ha rivestito un ruolo da protagonista l’onorevole Raffaele Nevi, rappresentante del territorio umbro”.

“Il Ministero della Salute – prosegue ancora la nota congiunta – è stato il principale attore dal punto di vista tecnico, grazie all’importante opera svolta dal ministro Orazio Schillaci, dal Sottosegretario Gemmato e dagli uffici preposti che hanno lavorato alacremente, coordinati dai dirigenti dottor Lecchini e dottor Della Marta, per rispondere alle richieste delle autorità americane. Un ringraziamento va all’attenzione e al supporto offerti dal ministro Francesco Lollobrigida e dal sottosegretario La Pietra del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare. L’interesse e coinvolgimento dell’Ambasciata italiana sono stati centrali grazie al prezioso supporto dell’Ambasciatrice S.E. Zappia, del dottor Moruzzi e della dottoressa Ciorba. Rilevante anche l’apporto fornito dalle regioni di Toscana e Umbria, con i rispettivi assessorati coinvolti, che hanno supportato il riconoscimento fin dal primo momento collaborando negli anni, grazie all’ottimo lavoro degli uffici competenti, al conseguimento di questo storico riconoscimento. E, aldilà dell’Oceano, un plauso all’attento e preciso lavoro di verifica svolto dagli uffici americani che ha portato a compimento la richiesta avanzata dalle due regioni in grado, a loro volta, di rispettare gli elevati standard di qualità indispensabili per ottenere il pass per le esportazioni negli States”. “Erano anni che attendevamo questo momento – ha dichiarato Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP –. La pubblicazione avvenuta in questi giorni è la summa di un intenso lavoro di molte persone, ad iniziare dai Consorzi, dalle regioni per arrivare alle istituzioni”. “Siamo lieti di questa notizia che aspettavamo da tempo – ha aggiunto Pietro Bellini, presidente del Consorzio di Tutela Prosciutto di Norcia IGP – per l’importanza strategica che riveste per le nostre imprese e per i nostri territori. Un primo passo verso importanti opportunità”.

L’esito finale si avrà al termine del periodo di osservazioni e commenti, che si concluderà il 23 ottobre; ma la pubblicazione da parte delle autorità statunitensi rappresenta un primo importante step nella direzione di ampliare i mercati di riferimento dei prodotti elaborati in Italia portandoli sul territorio statunitense.

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